Background
Parlare di errore è in un certo senso riduttivo. Fu una vera e propria catastrofe ciò che accadde quella notte.
Andiamo però con ordine e facciamo un passo indietro o si rischia di non comprendere la gravità della situazione.
Chapter I – Conoscenza e Gloria
Si può dire che Kizuna era un giovane brillante, dedito allo studio della magia ed alla conoscenza. La sua vita, prima del suo ingresso all’accademia, non è degna di nota. In fin dei conti era un ragazzo qualunque che viveva una vita monotona e spensierata.
Fu proprio dopo che fece il suo primo approccio con la magia e che la sua vita esplose diventando un uomo affascinante ed attraente.
Era circondato sempre da ammiratori ed ammiratrici. Non aveva un attimo di pace e tranquillità. Riusciva a trovare serenità immerso nei giganteschi tomi della biblioteca.
Da molti Kizuna era considerato un vero e proprio topo da biblioteca. Sempre chino sui libri ogni momento e più leggeva e più la sua conoscenza delle arti magiche cresceva rendendolo avido di sapere.
Chapter II – Un Incontro voluto dal Destino
Era un giorno come un altro per l’affascinante Hida. Se ne stava tutto solo, a contemplare i suoi libri, immerso nella natura del parco adiacente alla biblioteca quando venne raggiunto dal vociare di alcune bullette della scuola intente a deridere un’inerme fanciulla dai scuri capelli.
Sulle prime l’uomo non badò troppo a loro, ma la sua nobiltà d’animo lo destò muovendo il di lui passo a prestare soccorso alla donna.
Una volta scacciate quelle “gatte morte” l’affascinante Lycaon vide con più accuratezza colei che ebbe salvato. Era splendida e le sue forme dolci ed aggraziate tanto da renderla più bella di una Dea. Era come se un angelo gli fosse letteralmente manifestato, circondato da demoni, accanto a lui richiedendo il suo aiuto per poi “sgridarlo” per esser sempre chino sui libri ignorando il bel mondo che lo circondava.
Fu da quel giorno che i due diventarono inseparabili. Ogni attimo che potevano lo passavano insieme. Lui spiegava a lei i rudimenti della magia e dei Cristalli e lei gli rallegrava le giornate con la sua spensierata dolcezza.
Ormai erano una l’ombra dell’altro. Insomma una coppia a tutti gli effetti. Sognavano di sposarsi e rendere ufficiale la loro relazione al mondo intero. Sognavano una famiglia, ma purtroppo quei sogni erano sempre ostacolati dalla sete di conoscenza di Kizuna. Certo non trascurava la splendida compagna, ma il concretizzare tutti i buoni propositi per la vita insieme a lei. Era come se i libri erano più importanti del loro futuro.
Chapter III – Rottura
Purtroppo la sete di conoscenza porta anche a diventarne totalmente dipendenti e a correre rischi inutili.
Accadde proprio alla fine di una giornata passata in compagnia della sua bella futura sposa che Hida si mise a studiare, o meglio, a nutrirsi della magia del cristallo stesso compiendo un danno irreparabile e catastrofico.
Subito Kizuna non se ne accorse, ma sul di lui corpo iniziarono a formarsi delle piccole placche metalliche che via via ricoprirono la sua intera forma.
Terrorizzato e spaventato il giovane studioso cercò d’interrompere il processo di mutazione, ma ormai era troppo tardi. La trasformazione lo rese un mostro esteriormente. All’interno della sua psiche il cambiamento lo stava corrompendo. Kizuna si sentiva adirato contro tutto il mondo, nessuno escluso. Stava impazzendo a livelli esponenziali, ma qualcosa arrestò il mutamento della sua coscienza buona e gentile.
Fu il ricordo della sua amata al quale si aggrappò saldamento a mantenergli intatto il lume della ragione.
Disgraziatamente però il suo bel fascino era completamente sparito. Al suo posto vi era un mostro coperto da placche metalliche dallo sguardo glaciale.
Non sopportando la vista di ciò che era diventato Hida fuggì sparendo dal loco che lo aveva visto crescere ricercando la solitudine e l’oblio.
Chapter IV – Nuova Vita
Nella sua nuova condizione l’uomo comprese il suo errore maturando l’idea che era stata la sua fame di conoscenza a spingerlo oltre al limite del possibile. Lo studio delle magie arcane sarebbe stata la sua maledizione e la sua virtù. In un certo senso era come se avesse preso coscienza di se per migliorarsi.
In quella “nuova forma” Kizuna percepiva un diverso flusso magico. Si sentiva più in contatto con i cristalli stessi, ma la cosa lo turbava un poco. Era restio a continuare gli studi. Temeva di aggravare ancora di più la sua condizione fisiologica.
Vi era anche un secondo sbaglio del quale prese consapevolezza. L’aver abbandonato la sua amata. L’unica donna che amava più della sua stessa vita.
Fu così che armandosi d’incredibile coraggio uscì dal suo esilio per ritornare sui suoi passi. Sperava che almeno la sua dolce metà lo avesse accettato anche con quel nuovo aspetto. Dopo tutto il suo animo era rimasto lo stesso proprio grazie a lei.