La Taverna del Coboldo Indignato
Se nel mezzo del cammin di vostra vita, durante il soggiorno a Nestian, vi imbatteste in una calda musica festosa, in gente danzante per le strade o in risse a tempo di celtiche sinfonie, con ogni probabilità siete pressappoco vicini alla famosa Taverna del Coboldo Indignato. Gnomi, nani, elfi, aviani, reietti o paladini, il Coboldo Indignato accoglie tutti (viandanti e non) tra le sue mura.
Nonostante i cambiamenti costanti degli edifici vicini, la taverna ha da sempre adottato uno stile rustico degno delle più classiche ballate: una struttura in roccia lavorata con cristallo e altri minerali sostiene un tetto triangolare ornato da un comignolo collegato ad un antico forno in muratura. Dalla cucina arriva un sempiterno aroma di prelibatezze cucinate con ricette e metodi da ogni isola conosciuta, attraversa le doppie porte in legno lavorato e inonda la sala principale. Un lungo tavolo attraversa l’ingresso alla cucina, dietro di esso sono posizionati liquori, vini, e bevande di ogni genere diligentemente ordinati in modo da servire con rapidità ed esuberanza anche il più frettoloso degli avventori. La sala è composta prevalentemente da tavoli tondi e quadrati, alti e bassi, e sedie di ogni forma disposte in modo disordinato. Non mancano naturalmente finestre, anch’esse lavorate con maestria e rese solide per evitare incidenti a causa delle consuete risse serali. (ma anche, e soprattutto, per evitare fughe troppo rocambolesche). Il pavimento è in ceramica ma, grazie ad un’illusione, appare come se fosse un parquet. Il soffitto è sormontato da un unico lampadario con un pezzo di cristallo capace di illuminare l’intera sala.
Dal lato opposto all’ingresso vi sono delle scale che portano al piano di sopra dove si trovano le camere, costituite da uno o due letti, un armadio e un comodino, ed una finestra verso l’esterno, affittabili al piano di sotto.
